Robert Rebotti—garadinervi
Email → @posteo.net
Tel. → 347 2390183





Pratiche di progettazione
← Archivio dei progetti





Scrittura visiva ↓
La Biblioteca di B.
Index
Ahfd #
Discorso sugli scarti
Frangenti di una tesi

Laboratorialità ↓
Approccio e proposizioni
La Biblioteca di B. — Lab

Librétti ↗
collezione

Journal ↗
Repertori

Pratica dialogica e gioco ⌘
Specie di spazi





mar·gi·nà·lia
(design della comunicazione e progettazione grafica)




La realtà concreta, anche nelle sue unità più infinitesimali, è materia fatta di relazioni. La dimensione sociale è, nella realtà concreta, lo spazio delle forme con cui le relazioni sociali si strutturano, si organizzano, apprendono evolvono, agiscono, si adattano, si modificano, si trasformano, si realizzano storicamente. Gli spazi della dimensione sociale sono spazi di relazioni oggettive socialmente strutturati, storicamente determinati e situati.
Progettare nella dimensione sociale significa progettare anzitutto ambienti, dispositivi e strumenti per spazi di relazioni in azione reciproca. Cultura del progetto e pratiche di progettazione sono, in questo senso, la soglia di emergenze che si costituiscono socialmente.





«La grafica è ormai una presenza trasversale. Dove c’è comunicazione c’è grafica. Come la comunicazione essa è dappertutto.»
(dalla «Carta del progetto grafico», 1989)





Presupposto

Esiste una stringente correlazione tra come operiamo nella progettazione, come operiamo sulla progettazione e come operiamo quando si tratta di rendere conto di questi operati.

Se pratica e pratiche di progettazione sono nel «dappertutto», allora per affermare qualcosa a proposito della pratica e delle pratiche di progettazione è necessario avere una conoscenza, secondo un certo grado, del «dappertutto» e delle sue forme di complessità. Dall’altra parte, per avere una conoscenza del «dappertutto», secondo un certo grado – una conoscenza dinamicamente approssimata e continuamente perfettibile – è necessario dotarsi di un agire capace di operare nel «dappertutto» in senso dinamico, in modo deliberato e razionale, contribuendo alle sue trasformazioni.
La «progettazione totale» è la progettazione «dappertutto».





Una tesi di fondo

La pratica può operare in modo deliberato e in termini di trasformazione nel «dappertutto» che l’avvolge e la coinvolge, se è in grado di essere socialmente accessibile, visibile, enunciabile, traducibile e documentabile.

Affinché emergano inequivocabili tracce di visibilità, accessibilità, enunciabilità, traducibilità e documentabilità, occorre una pratica che ne permetta un’organizzazione razionale. Così, perché una pratica sia un’organizzazione razionale continuamente rivedibile, osservabile e traducibile in atti, oggetti e discorsi, è necessario (ma non sufficiente) che sia socialmente accessibile, visibile, enunciabile, traducibile e documentabile nello spazio e nel tempo.

Operare in un'ottica di «progettazione totale» comporta, anzitutto, nei suoi termini più profondi, progettare sulla progettazione e comunicare sulla comunicazione e progettare sulla comunicazione e comunicare sulla progettazione.





Sprofondamenti



Ambiti di interesse, ricerca, approfondimento, intervento
• pedagogia e metodologia del progetto
• design della comunicazione
• progettazione grafica
• meta-progettazione
• pratiche di design relazionale
• geografia dei gruppi e delle organizzazioni
• comunicazione di pubblica utilità
• accessibilità e inclusione
• insegnamento-apprendimento e formazione
• interdisciplinarità e transdisciplinarità





Questioni in oggetto e oggetti lavoro
• Traduzioni e trasformazioni: una pedagogia del progetto e della complessità
• Metodologia, interdisciplinarità e dispositivi nel design della comunicazione
• Didattica, formazione laboratoriale e «laboratorialità»
• Strutture ambientali, processi di sfondo e processi di riduzione
• Routine, automatismi e automatismi elementari
• Attenzione e cecità da disattenzione
• Comunicazione, progettazione grafica e spettro dell'autismo
+
• Conoscenza oggettiva e conoscenza approssimata
• Processi e pratiche di approfondimento
• Storia del pensiero filosofico e scientifico





p.iva 01333660296